Come degustare il vino

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Ciao,

Come degustare il vino… potremmo parlarne per ore. Qualche sera fa ho incontrato degli amici ed abbiamo iniziato a parlare di vini e delle degustazioni. Sono uscite delle domande interessati ad argomenti che pensavo fossero quasi scontati. Allora ho pensato che è ora di condividere la nostra chiacchierata  anche con te.

Inizia cosi un percorso di alcuni blog dedicati alle curiosità legate alla degustazione del vino. Se sono cose che sai già, ottimo, sarà solo un veloce ripasso. Se invece impari qualcosa di nuovo… ancora meglio.

Le Basi

Partiamo dalle basi, Nel mondo ci sono più di mille varietà di uva e migliaia di zone nel mondo dove trovare vini unici e vigneti autoctoni. Cosa  vuol dire autoctono? Vuol dire che quella specifica vite e uva si è originata ed evoluta solo in quella parte del mondo; un esempio classico per il Friuli Venezia Giulia è la Ribolla Gialla o lo Schioppettino.

Cosa c’è dentro la bottiglia?

Enolike - Le bottiglie
Enolike – Le bottiglie

Prima di tutto, con una bottiglia, tendenzialmente si fanno 5 calici da 150ml. In una bottiglia di vino che tendenzialmente è da 75 cl, la maggior parte è acqua, poi c’è la parte di alcol e una piccola parte di cosi chiamati “costituenti minori”; non te li elenco tutti ma ti dico che tra questi costituenti minori ci sono gli zuccheri, gli acidi, gli aminoacidi e i solfitti.

Le calorie del vino derivano per una piccola parte dagli zuccheri ma per la maggior parte dall’alcol. Quindi più alto il grado alcolico più alte le calorie. Vuoi qualche esempio? Come riferimento prendiamo un vino secco e la bottiglia da 75cl

  • 10% Vol = 415 calorie
  • 11,5% Vol = 477 calorie
  • da 12,5% a 13,5% Vol. 580 calorie
  • 14% Vol 589 calorie

un vino dolce e liquoroso come un passito con un grado alcolico del 21% può arrivare a 1000 calorie.

I Solfitti

Ogni bottiglia che viene messa in commercio contiene una piccola percentuale di anidride solforosa (solfitti) che ha una funzione antisettica e quindi di conservazione del vino stesso.

L’allergia ai solfitti sta colpendo sempre più persone e recentemente ho letto che circa l’1% della popolazione mondiale è allergica ai solfitti. Anche per questo motivo i produttori di vino sono obbligati ad aggiungere sull’etichetta la dicitura “contiene solfitti”. nel caso in qui la concentrazione dei solfitti stessi superi i 10mg per litro. La normativa europea ha fissato il limite massimo a  150 mg per litro sui vini rossi e 200mg per litro sui bianchi e rosati. Per i vini biologici il limite massimo per i vini rossi e 100mg per litro e per i vini bianchi 150mg per litro.

Ti sembrano valori alti?  Bene, considera che una lattina di Coca-Cola ne ha 350mg per litro; le patatine fritte surgelate 1900mg per litro e la frutta disidratata… 3500mg per litro.

Le etichette delle bottiglie

Enolike - Le etichette
Enolike – Le etichette

Abbiano etichette di ogni genere e colore, che rispecchiano la cantina e il vino prodotto. Anche sulle etichette però ci sono delle normative che devono essere rispettate.

  • Vitigno di produzione: può essere indicato solo se il vino è stato prodotto con una determinata percentuale di quell’ uva. Le percentuali sono indicate nei disciplinari. E quali sono le percentuali?
    • in Italia, Francia, Germania, Austria e Portogallo 85%
    • In Argentina 80%
    • in USA, Cile, Nuova Zelanda,Sudafrica e Australia 75%
  • Regione di provenienza: l’esempio che viene subito in mente è il Bordeaux in Francia. Una regione vitivinicola francese dove si coltivano soprattuto vigneti di Cabernet Sauvignon e Merlot. In questo caso il vino viene denominato con il luogo di produzione e non dal vitigno con qui viene prodotto. Queste denominazioni le troviamo in modo particolare in
    • Francia
    • Italia
    • Spagna
    • Portogallo
  • Nome proprio di fantasia questa è al 100% una scelta della cantina. Lo può fare per differenziare il vino dal resto della carta vini, o per dedicarlo ad una persona cara o perché rappresenta la storia della cantina stessa. Se ti capita di andare in cantina e trovare un vino con il “nome proprio” chiedi perché lo hanno chiamato cosi. Sicuramente c’è una storia interessante da ascolate.

Direi che per ora mi fermo qui.

Spero ti queste informazioni siano interessanti e forse hai imparato qualcosa di nuovo.

Alla prossima!

ciao

Monica

 

 

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